Tumore dell’ovaio
Il cancro ovarico rappresenta circa il 20% di tutti i tumori genitali femminili. Di solito si verifica dopo i 50 anni ed è difficile da rilevare nelle sue fasi iniziali. Per questo motivo rappresenta la più importanta causa di morte per tumore ginecologico e una delle prime fra tutti i tumori.
I sintomi più comuni che si possono manifestare sono:
Fattori di rischio
Al contrario di quanto si crede, l’uso di farmaci stimolanti ovarici (gonadotropine) nei precedenti trattamenti di fecondazione in vitro non è un fattore aggravante nello sviluppo di questo tipo di cancro.
È ovvio che se una donna è malata di cancro, non fa un tentativo di fecondazione in vitro assumendo farmaci, ma si procede ad una nel ciclo naturale.
L’opposto è vero per il citrato di clomifene, che viene somministrato sotto forma di pillola per molti anni. Ci sono dati di ricerca che indicano che questo farmaco dovrebbe essere somministrato occasionalmente (di solito per 6 mesi) e non più.
Prevenzione e Diagnosi
Attualmente, non esistono programmi di screening scientificamente affidabili per la prevenzione del tumore dell’ovaio,come il Pap test per il tumore della cervice uterina. Come per tutti gli altri tumori, il tasso di sopravvivenza dipende dalla diagnosi precoce e dal trattamento.
L’unica vera “misura di profilassi” resta la diagnosi precoce. Si rende necessaria una visita annuale dal ginecologo e l’ecografia pelvica transvaginale.
Se una donna avverte in modo continuo e persistente le manifestazioni più caratteristiche del tumore alle ovaie, è bene che contatti immediatamente il proprio medico, per un approfondimento della situazione.
L’ecografia transvaginale è attualmente il modo più affidabile per diagnosticare precocemente un problema ginecologico. Nel caso in cui il quadro ecografico risultasse sospetto, l’iter diagnostico spesso risulta essere completato da dosaggio dei marcatori tumorali(CA-125 ecc.) attraverso un prelievo del sangue.
Marcatori tumorali
I marcatori tumorali possiedono una sensibilità ed una specificità troppo basse e sono indicati solo per la diagnosi invece che la prognosi di una malattia neoplastica.
Inoltre, lo screening per il cancro ovarico può includere:
Come si cura
Attualmente, i principali trattamenti per la cura del tumore alle ovaie sono la chirurgia; seguono, quindi, la chemioterapia e la radioterapia.
Tuttavia, la radioterapia sembra svolgere un ruolo molto limitato nel trattamento del cancro ovarico.
In chirurgia, rimuoviamo quasi sempre l’utero ed entrambe le ovaie.
Follow-up
Dopo la fine della terapia, come per tutti i tumori, il follow up è regolare e di fondamentale importanza.
Le visite dal ginecologo dovrebbero essere le seguenti:
I controlli devono prevedere una combinazione di valutazione clinica, ecografia transvaginale, dosaggio di marcatori tumorali e tomografia assiale computerizzata a intervalli regolari.
Resta inteso che sia la chemioterapia che la radioterapia vengono prescritte in stretta collaborazione con oncologi e radioterapisti specializzati.